Il Vangelo secondo la Scienza by Piergiorgio Odifreddi

Il Vangelo secondo la Scienza by Piergiorgio Odifreddi

autore:Piergiorgio Odifreddi [Odifreddi, Piergiorgio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Science, General
ISBN: 9788858414095
Google: gqztAwAAQBAJ
editore: Giulio Einaudi Editore
pubblicato: 2014-06-10T19:56:44+00:00


A Camelot il mago Merlino costruì la terza tavola del Graal, la famosa Tavola Rotonda. Ma a questo punto il Graal era ormai scomparso e appariva soltanto il giorno di Pentecoste, galleggiante in un fiume di luce, come un miraggio. La sua ricerca divenne il compito dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Colui che se ne impadroni fu Galahad, figlio di Lancillotto, che però mori nel momento in cui osò guardarvi dentro. Parsifal riusci invece a impadronirsi della lancia e a risanare il Re Ferito.

Da quel momento il Graal è scomparso dalla scena per apparire sulle scene, dal Parsifal di Richard Wagner a Indiana Jones e l’ultima crociata di Steven Spielberg, ma in molti hanno comunque continuato a cercarlo, e non soltanto nel Medioevo. Ancora nel 1929 fu fondato a Vomperberg, in Austria, un Movimento del Santo Graal, detto anche Loggia Bianca, temporaneamente proibito dai nazisti dal 1938 al 1945 ma tuttora esistente. Secondo il suo insegnamento, all’estremità delle sfere dell’irraggiamento divino si situa il Castello del Graal, in una stanza del quale si trova

una coppa, nella quale ininterrottamente ribolle e fluttua una sostanza rossa simile al sangue, senza mai traboccare.

Essa è originata dalla luce più luminosa, e solo ai più puri e spirituali degli esseri è concesso di guardare in questa luce: essi sono i custodi del Santo Graal.

Per chi intendesse osservarle, le feste del Movimento del Santo Graal sono il 30 maggio, il 7 settembre e il 29 dicembre, rispettivamente giorni della Colomba Sacra, del Giglio Puro e della Stella Lucente, e vengono ovviamente celebrate con un banchetto a base di pane e vino.

Il permanere del culto del Santo Graal può sorprendere o scandalizzare soltanto gli uomini di poca fede, i quali dimenticano che nella Cattedrale di Torino viene venerata, ed esibita periodicamente in pompa magna dal suo cardinale, la Sacra Sindone. In questo caso la leggenda riguarda il lenzuolo che il solito Giuseppe d’Arimatea avvolse attorno al corpo di Cristo: il sangue delle ferite l’avrebbe impressionato in maniera fotografica, lasciandovi un’impronta negativa che rivelerebbe l’immagine di un letterale Anticristo, e il cui negativo fotografico mostrerebbe le fattezze dell’Antianticristo, che per la legge della doppia negazione dovrebbe coincidere con Cristo stesso.

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A differenza dalla Sindone, il Graal affonda le radici del suo mistero proprio nell’evanescente ineffabilità, cioè nell’inesistenza materiale. La ricerca del Santo Graal è dunque divenuta simbolica del percorso di avvicinamento a un oggetto misterioso di indefinita natura spirituale e trascendente, che in profondità non può che coincidere con Dio stesso.

La ricerca del trascendente nel contingente, che è stata oggetto dei capitoli precedenti, si è rivelata un’impresa tanto disperata quanto la ricerca dell’armonia nella dissonanza, o dell’ordine nel caos. Ammesso che essa esista, una via adeguata per raggiungere il Santo Graal della teologia non può dunque trovarsi nelle scienze della natura ma solo in quelle del ragionamento: la logica e la matematica.

Nei prossimi tre capitoli affronteremo allora l’argomento da questo punto di vista privilegiato, utilizzando gli strumenti del pensiero formale. Con la consapevolezza che, se neppure questa via ci



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